La storia è testimone dei crimini contro l’umanità, come persecuzioni e discriminazioni contro credi, razze e lingue che hanno condotto a diverse forme di umana sofferenza. Massacri di...
La storia è testimone dei crimini contro l’umanità, come persecuzioni e discriminazioni contro credi, razze e lingue che hanno condotto a diverse forme di umana sofferenza. Massacri di massa, pulizia etnica, schiavitù, migrazioni forzate e discriminazione sono le forme più comuni di questi crimini che sono stati commessi dai governi o dai loro equivalenti.
I fattori più importanti che possono prevenire i crimini contro i diritti umani presenti e futuri sono l’analisi e l’identificazione dei crimini passati.
Con il passare del tempo i crimini contro l’umanità sono stati analizzati e i governi, le organizzazioni umanitarie e le persone hanno adottato misure di riparazione e di prevenzione.
Ogniqualvolta la pagina della storia dei crimini contro l’umanità è stata girata, si è visto come l’esperienza e la memoria del dolore causati da questi crimini si è ridotta o è stata addirittura rimossa dalla vita degli esseri umani e compensata con scuse, restituzione delle proprietà e solo in ultimo con la condanna di questi crimini.
Le scuse poste dal governo tedesco per i crimini commessi dai nazisti, il processo dei presidenti delle Repubbliche serbe e croate alla Hague International Court ed infine le scuse da parte dei mussulmani e dei serbi sono buoni esempi.
Sorprendentemente i crimini contro l’umanità commessi dal governo afgano sono caratterizzati dal silenzio della comunità internazionale e dei mass media internazionali. Per questo tali crimini vengono perpetrati di continuo.
Il popolo Hazara è perseguitato da più di un secolo. Sin dall’attivazione delle organizzazioni internazionali per i diritti umani in Afghanistan, alcuni di questi crimini sono stati documentati come ad esempio, i continui massacri degli Hazara in Afshar durante il controllo dei Mujahedeeh a Kabul e le uccisioni di massa in Mazar-e Sharif, Bamyian e Yakawlang durante il controllo Talebano.
Mandare le armate di nomadi Kuchi nelle regioni dove vivono le popolazioni Hazara è stato il metodo più utilizzato, dai governi afgani degli ultimi anni, per sottoporre le popolazioni Hazara ad una pressione maggiore ed è tuttora utilizzato dal regime di Karzai.
Ci sono alcuni gruppi nel governo di Karzai che sono coinvolti nelle migrazioni forzate, uccisioni e crimini contro l’umanità effettuati nei mesi passati, inviando Talebani sotto il nome di nomadi Kochi a Mazar-e Sharif, Bamyian e Yakawlang .
Attualmente questi crimini sono stati commessi anche a Kabul, la capitale dell’Afghanistan, e il governo sta incitando il popolo a commettere violenza gli uni contro gli altri. Il diretto coinvolgimento dei membri del governo dell’Afghanistan è dimostrato dall’insediamento dei nomadi Kochi nelle regioni degli Hazara. Inoltre la posizione unilaterale dell’informazione governativa e a loro propaganda mostrano che il governo afgano è dietro a tutti questi crimini organizzati.
Come firmatari di questa lettera noi chiediamo alla comunità internazionale, alle istituzioni e soprattutto alle organizzazioni umanitarie la condanna di questi crimini storici e anche di quei crimini contro gli Hazara che ancora oggi accadono sotto il regime di Karzai.
Noi chiediamo al governo afgano di aumentare e applicare le norme sui diritti umani accettati dalla comunità internazionale. Nei casi di violazione delle leggi sui diritti umani da parte del governo afgano dovrebbe essere richiesto di intraprendere azioni adatte a fermare tali crimini in Afghanistan.
Come firmatari di questa lettera per risolvere gli attuali problemi con i Kochi/Talebani noi raccomandiamo quanto segue:
1.Le Nazioni Unite dovrebbero inviare speciali rappresentanti per aiutare a risolvere i problemi. Il governo afgano manca della capacità e della volontà di risolvere questo problema. E’ diventato un grande disastro umanitario che ha bisogno dell’intervento delle istituzioni internazionali. Domandiamo alle organizzazioni internazionali come, Human Rights Watch, Amnesty International e l’UN Human Council, di prendere decisioni appropriate.
2.I documenti che dimostrano la proprietà dei Kochi dei terreni agricoli di appartenenza Hazara sono stati rilasciati loro dagli stessi dittatori direttamente coinvolti nel genocidio e nelle migrazioni forzate del popolo Hazara. Infatti tutti questi documenti di proprietà dimostrano la partecipazione diretta dei Kochi Pashtun in tali crimini e dovrebbero per questo essere dichiarati incondizionatamente non validi.
3.Un disarmo incondizionato dovrebbe essere eseguito dai Kochi che dovrebbero unirsi al processo di disarmo come le altre persone in Afghanistan. Gli Stati Uniti e la NATO hanno più di 150000 truppe in Afghanistan e dovrebbero prendere i provvedimenti necessari riguardo al disarmo dei Kochi Pashtuns.
4.I reportage e i documenti indicano che negli ultimi anni i Kochi armati sono stati coinvolti in omicidi, esodi e distruzione di case e scuole mediante incendi nonché saccheggi delle proprietà del popolo Hazara. Il governo afgano e queste persone coinvolte in tutti questi crimini dovrebbero ristabilire tutti i diritti persi dalle vittime Hazara e offrire loro adeguati compensi .
5.I criminali che sono direttamente e indirettamente coinvolti negli omicidi e nei saccheggi delle proprietà dovrebbero essere identificati e perseguiti.
6.Gli spostamenti dei Kochi sono spesso usati per trasportare narcotici, armi, esplosivi e gioielli preziosi e dovrebbero essere messe sotto il controllo delle istituzioni internazionali.
7.L’insediamento dei Kochi Pashtuns non dovrebbe avvenire nei terreni degli abitanti originari e delle proprietà occupate. La sistemazione dei Kochi dovrebbe avvenire in terre aride mediante l’irrigazione dei terreni stessi come Delaram, Bakwah e Nimruz.
8.I diritti di favore applicati ai Kochi nelle elezioni e negli assetti del parlamento dovrebbero essere rimossi e dovrebbero essere dati loro diritti uguali agli altri, né più né meno.
9.I terroristi Kochi e Talebani dovrebbero essere identificati.
Occorrerebbe svolgere un’indagine circa la cittadinanza dei Kochi. Se essi risultano essere cittadini dell’Afghanistan allora il controllo legislativo dell’Afghanistan su di loro dovrebbe essere rinforzato, mentre se risultano essere cittadini del Pakistan allora si dovrebbe chiedere al Pakistan di rinforzare il controllo lungo la frontiera così che non possano più entrare in Afghanistan e violare i diritti di altre persone. Il governo dell’Afghanistan dovrebbe analizzare questi temi e trovare soluzioni adatte.
10.Le violazioni Kochi dei diritti di donne e bambini dovrebbero inoltre essere fermate.