Migliaia di persone hanno accompagnato a piedi le bare contenenti i corpi decapitati dei sette Hazara attraverso Kabul per chiedere giustizia per le vittime delle orrende decapitazioni, che...
Migliaia di persone hanno accompagnato a piedi le bare contenenti i corpi decapitati dei sette Hazara attraverso Kabul per chiedere giustizia per le vittime delle orrende decapitazioni, che secondo le Nazioni Unite potrebbero essere considerate come un crimine di guerra.
I dimostranti si sono riuniti sotto la pioggia nella parte occidentale della capitale Afghana ed hanno marciato verso il centro della città, inneggiando alla morte dei Talebani e dello Stato Islamico, mentre chiedevano al Governo giustizia e protezione.
I Talebani ed i seguaci dell’Isis sono stati accusati delle decapitazioni, e questo fa temere che si possa arrivare ad un bagno di sangue tra fazioni.
I partecipanti alla marcia mostravano foto delle vittime, incluse due donne ed una bambina di nove anni, la cui bara era trasportata da un gruppo di donne piangenti.
“Questa è una protesta per chiedere giustizia per le vittime che sono state assassinate senza pietà. Domandiamo giustizia per le persone che vengono brutalmente uccise dai terroristi ogni giorno” ha detto Mohammad Hadi, un dimostrante Hazara.
“Vogliamo vendetta. Oggi uccidono noi, domanni uccideranno voi”, cantavano i dimostranti.
I dimostranti intendevano portare i corpi, che erano stati trasportati a Kabul Martedi notte dopo il ritrovamento nell’inquieta provincia di Zabul, al palazzo presidenziale, hanno detto gli organizzatori.
La protesta è arrivata quando le Nazioni Unite hanno seguito il Governo Afghano e gli USA nel condannare le uccisioni, suggerendo che potrebbero essere considerate crimini di guerra.
“Questi assassinii senza senso possono considerarsi crimini di guerra e i loro autori devono renderne conto” ha dichiarato Mercoledì Nicholas Haysom, il rappresentante speciale delle Nazioni Unite per l’Afghanistan.
La comunità Hazara è stata perseguitata per decenni, con migliaia di morti nei tardi anni 1990 per opera dei Talebani principalmente Pashtun sunniti.
Vi è stata un’impennata di violenze contro la maggioranza degli Hazara quest’anno, con una serie di rapimenti ed uccisioni che hanno scatenato un’ondata di rabbia sui social media.