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L’EURODEPUTATO: “L’EUROPA E L’ONU INTERVENGANO PER FERMARE QUESTO STERMINIO” “Esprimo la mia personale solidarietà al popolo di etnia Hazara, vittima di un massacro che si sta consumando mentre...

L’EURODEPUTATO: “L’EUROPA E L’ONU INTERVENGANO PER FERMARE QUESTO STERMINIO”
“Esprimo la mia personale solidarietà al popolo di etnia Hazara, vittima di un massacro che si sta consumando mentre il mondo assiste nell’indifferenza e nel silenzio. Dinnanzi ai numeri delle uccisioni di questa gente e all’inerzia dei governi per fermare questo genocidio dimenticato, è necessario l’intervento immediato della Comunità europea e dell’Onu perché si metta fine a questo perpetua violazione dei diritti umani nei confronti degli Hazara in Pakistan e Afghanistan. La cronaca ci propone costantemente esecuzioni da parte dei talebani nei confronti di coloro che sono considerati infedeli solo perché di religione shiita. Tutto questo va fermato, prima che si trasformi in un altro olocausto. Molti rifugiati afgani che vivono in Italia appartengono all’etnia Hazara, e saranno tutti sabato 1 ottobre in piazza a Roma per dire No al genocidio, io sarò con loro virtualmente per sostenere le loro richieste e chiedere con forza un intervento da parte degli organismi della comunità internazionale che non può più aspettare”.

Sono oltre 500 le persone di etnia hazara uccise in Pakistan in questi ultimi mesi. I talebani pakistani membri del gruppo terroristico “Lashkar-e-Jhangvi” hanno rivendicato ogni singola uccisione affermando che il massacro non terminerà fino a quando l’ultimo “infedele” non sarà sterminato. Martedì scorso i talebani hanno fermato un autobus e dopo aver fatto scendere i 26 passeggeri li hanno uccisi sul posto in una macabra esecuzione sommaria. Dopo questo ennesimo massacro la popolazione di etnia hazara in tutto il mondo ha deciso di indire per il 1˚ ottobre una manifestazione per protestare contro questo genocidio e contro l’indifferenza e il silenzio della comunità internazionale. Le città principali in cui avranno luogo le proteste sono: Oslo – Norvegia, Melbourne – Australia, Sydney – Australia, Londra – Inghilterra, Stati Uniti, Karachi – Pakistan, Islamabad – Pakistan Toronto – Canada, Roma. Gli Hazara, come gli Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, hanno subito massacri di massa in diversi periodi storici, perciò ora si possono trovare in ogni angolo del mondo a chiedere asilo e protezione a causa del loro sistematico genocidio. In Italia risiedono molti rifugiati afgani appartiene all’etnia Hazara; anche loro si sono dati appuntamento il primo di Ottobre a Roma in Piazza della Repubblica (davanti alle sede dell’ONU) per dire Stop al massacro che si sta perpetrando e per chiedere all’ONU e alla Comunità Europea di intervenire per fermare la “VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI” e “genocidio sistematico” degli Hazara in Pakistan e in Afghanistan. MAGGIORI INFO: hazarapeople

La lettera aperta dal popolo degli Hazara di tutto il mondo alle organizzazioni per i diritti umani, alle autorità internazionali e alle personalità note.

Sito ufficiale dell’Onorevole Rita Borsellino

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